Edgar A. Poe

Credo che tutti, almeno quelli che seguono Pupillae, conoscano Edgar Allan Poe e i suoi scritti.

Io me ne sono innamorata al liceo leggendo i suoi racconti la sera, sotto le coperte.
Il fatto è che vivevo in una casetta al margine del bosco e la notte, nel silenzio e nell'assenza di luce, ogni rumore si amplificava, di sovente si sentiva il canto della civetta e tutto ciò rendeva quelle letture ancora più emozionanti. 

Poe è stato sicuramente un precursore, nello stile di scrittura, nelle atmosfere e anche nell'incarnare la figura del primo poeta maledetto. 

In onore ad uno dei miei autori preferiti e al mito che si è sviluppato intorno alla sua immagine fisica e al suo personaggio, ho voluto realizzare questa bambola che ne ricorda le fattezze e collezionare qui una serie di fatti su di lui che forse saranno sfuggiti ai più, 

  • Edgar A. Poe amava i gatti tanto da inserirli in più di un racconto (questo ce lo ricordiamo tutti)
  • Da bambino aveva un'eccezionale memoria. Aveva una sfrenata passione per musica e poesia, col suo amore per le rime e le anafore si guadagnò l'appellativo di jingle-man
  • Divenne più famoso in Europa che negli Stati Uniti, grazie alle traduzioni di Charles Baudelaire che lo resero ammirato e letto nel vecchio continente.
  • Poe utilizza varie tecniche per intensificare l'effetto Horror dei suoi racconti. Uno di questi è il 'doubling' cioè la dualità o il doppio, non solo come conflitto interiore di un personaggio ( personalità buona/personalità malvagia) ma può essere anche un fatto che nella trama succede due volte, per spiegare con un esempio ne 'La caduta della Casa degli Usher' il narratore legge un passaggio da un libro e sente stani rumori che corrispondono a quelli descritti nella storia che sta leggendo, queste tecniche sono state ampiamente utilizzate successivamente nel cinema Horror.
  • Charles Dickens e Edgar A. Poe erano amici di penna e si incontrarono in un'occasione a Philadelphia quando Poe aveva 34 anni e Dickens 31
  • All'età di 26 anni Poe sposò la tredicenne Virginia Clemm che morì di tubercolosi 12 anni dopo, la sua lotta contro la malattia e la sua morte si crede abbiano influenzato il lavoro di Poe infatti una giovane donna morente è un motivo frequente nei suoi scritti ( Annabel Lee, The Raven, Ligeia)
  • L'immagine che abbiamo di Poe è probabilmente molto più sofferente della realtà.Nel 1848, dopo la morte della moglie, nel 1847, Poe tentò di suicidarsi ingerendo oppiacei. Quattro giorni dopo venne realizzato il famoso dagherrotipo del suo ritratto, quello che tutti conosciamo, 
  • La morte di Edgar A. Poe è ancora avvolta nel mistero, ritrovato delirante per le strade di Baltimora muore all'ospedale. Tutti i referti medici, compreso il suo certificato di morte, sono andati perduti.
  • L'idea che abbiamo di Edgar A. Poe è distorta dalle parole di Rufus Wilmot Griswold, un editore, critico e antologista che nutriva dissapori nei confronti di Poe che, dopo la sua morte, scrisse un articolo biografico su Poe denominato "Memoria dell'Autore", a cui allegò alcune opere dello scrittore. Griswold lo rappresentò come un alcolizzato, pazzo, drogato, depravato e utilizzò le lettere di Poe come prova. Le cose che scriveva però erano falsità o mezze verità. In seguito le lettere utilizzate si rivelarono un falso ma intanto la biografia scritta da Griswold si diffuse alimentando il mito di un Poe malvagio e maledetto e aumentò l'interesse verso le opere di E.A. Poe
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