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I medaglioni a scrigno, una finestra sull'umanità.

Sono certa che anche voi avete negli occhi l'immagine di qualche anziana signora o addirittura delle vostre nonne con appeso al collo un medaglione apribile che conteneva le foto del marito, dei figli, dei nipoti. A me hanno sempre affascinato, trovavo che avessero qualcosa di magico. Queste camere nascoste si potevano trovare anche in anelli o bottoni.

 

Ma quando è nato l'uso di questi medaglioni? 

Un'usanza molto antica

L'idea di portare sul proprio corpo un simbolo dell'amato o dell'amata risale ai primi anni della civiltà. Nel cantico di Salomone o Cantico dei cantici scritto 3000 anni fa si desidera che il proprio sigillo venga portato al collo o al polso dall'amato. Dal Rinascimento cominciano ad essere inclusi nei pendenti apribili i ritratti, sono ritratti dipinti o disegnati, delle vere e proprie miniature.

Medaglione del 1600 raffigurante Re Carlo I
Medaglione del 1600 raffigurante Re Carlo I

La Regina Vittoria, il lutto, l'amicizia.

 Il primo pendente con fotografia è datato intorno al 1840. Fu ai tempi della regina Vittoria che questa usanza di indossare i "locket" con la fotografia si diffuse. Il principe Albert regalò alla regina Vittoria un braccialetto con 8 pendenti che racchiudevano le foto dei loro figli. Alla morte del Principe la regina Vittoria indossò ogni giorno un medaglione con la  foto di Albert a ricordo. I "locket" racchiudevano spesso pezzi di storia della famiglia ma potevano anche contenere il ritratto di un re ed essere indossati dai sudditi più fedeli, a questo proposito si veda il film Vittoria e Abdul che parla dell'amicizia della regina Vittoria con un suo servitore indiano che divenne negli ultimi anni della vita della regina, il suo più fedele amico e ricevette da lei in dono un medaglione col ritratto regale (il film è basato sulla vera storia di Abdul Karim che potete trovare anche su Wikipedia) Questi piccoli scrigni a volte potevano contenere anche veleno. 

La regina Vittoria e Abdul Karim, suo amico e munshi (maestro)
La regina Vittoria e Abdul Karim, suo amico e munshi (maestro)

La promessa di matrimonio

Questi medaglioni potevano contenere, oltre che il ritratto della persona amata, anche un ciuffo di capelli, un pezzo di stoffa impregnata del suo profumo e altri oggetti che ne evocavano la presenza.

 

Ad esempio in "Sense and Sensibility" di Jane Austen si fa riferimentio all'usanza relativa alle proposte di matrimonio che venivano considerate accettate quando la donna portava al collo la foto e un ciuffo di capelli dell'amato.

Le guerre mondiali e la speranza

L'usanza di portare al collo la foto dei cari si affermò ancora di più durante la Prima Guerra mondiale dove i soldati regalavano alle amate o alle madri un pendente apribile con la propria foto che era un monito di speranza a rivedersi presto. Negli Stati Uniti divennero così popolari da essere venduti negli uffici postali, vuoti, da riempirsi con la  foto per poi essere spediti ovunque al fronte. Questo costume continuò anche durante tutto il periodo della seconda Guerra mondiale.

Il significato profondo dei "locket"

I locket sono una finestra sul passato, un simbolo d'amore e, più che un gioiello, sono il simbolo di ciò che significa essere umani.  I pendenti a scrigno hanno una forza e una magia uniche nel raccontare storie e nel proteggere segreti. Io li ho fatti indossare alle mie fate madrine. Le mie fate madrine sono tre e sono sorelle, indossano ognuna un pendente apribile che contiene le foto delle altre due così, quando verranno adottate e si separeranno, conserveranno sempre il ricordo delle altre due sorelle.

 

Romantica la storia dei medaglioni con foto, vero?

 

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