Michelangelo Rossato e Il Cuore di Giovanna d'Arco

 Michelangelo, com'è nata la tua passione per l'illustrazione? È una cosa che ti ha accompagnato da sempre o a un certo punto hai scelto questa strada? 

Credo da quando ero piccino: ho sempre avuto un rapporto molto forte con i libri. Prima di saper camminare li agguantavo e li guardavo per ore. La mia mamma ha sempre avuto un occhio speciale per le belle illustrazioni, o mi spingeva a illustrare quei libri che non le avevano (ho ancora un libriccino su cui abbiamo incollato negli spazi bianchi le illustrazioni fatta da me). Il mio babbo invece mi leggeva sempre i miti greci. Credo sia fondamentale nutrire i bambini di bella letteratura, e i miei genitori mi hanno sempre incoraggiato a seguire il cuore e non il portafoglio anche nella scelta poi nel percorso di studi. 

"Il cuore di Giovanna D'Arco" mi ha colpito per la delicatezza delle illustrazioni, la tua Giovanna splende, verrebbe quasi da accarezzarla. Dove hai incontrato questo personaggio e cosa ti ha spinto ad approfondire la sua storia? 

Sei anni prima di iniziare a progettare il libro Giovanna mi compariva ovunque: in una canzone, in un vecchio libro trovato al mercatino. Poi lessi un piccolo libro di Michelet e rimasi incantato della sua infanzia, immersa ancora in leggende e riti pagani. Cominciai a cercarla e studiarla, inizialmente avrei voluto raccontare solo la sua infanzia, ma ne sarebbe uscito forse un libro troppo di nicchia.

Molti mi sconsigliavano di fare un libro su una santa, ho provato a non ascoltare quelle voci. Ho ascoltato invece la sua voce, la vera voce di Giovanna, le cui parole sono state trascritte durante il suo processo di condanna. Queste parole luminose hanno ispirato il libro, scritto in prima persona, e mi hanno guidato per tutta la sua realizzazione.

È la storia incredibile di una ragazza che ha scardinato i generi uomo/donna, che ha guidato un esercito a soli 17 anni, che é stata prima bruciata e poi santificata dalla chiesa. 

Alcuni dei tuoi libri illustrati come "Il cuore di Giovanna D'Arco" e "Frida Kahlo nella sua casa Azul" mi fanno pensare che tu sia affascinato dalle figure femminili con una storia particolare, è così? 

Sono affascinato dalle storie emozionanti, che fanno vibrare l'anima. Perché credo sia necessario  educare i bambini e le bambine alle emozioni, anche le emozioni forti. Il tabù di questo secolo è di certo la spiritualità, e parlo in senso lato. È proibito seguire il cuore, vige una razionalità sicuramente macista, che ci ha portato a tristi epiloghi. Le storie che amo raccontare hanno per protagonisti cuori vivi e vibranti, anime che in realtà non hanno sesso, raccontano l'umanità fatta di donne e uomini straordinari. 

Tu hai illustrato alcune delle fiabe più belle, hai una fiaba preferita che ancora non hai illustrato e vorresti farlo?

Le mie preferite erano Biancaneve e la Sirenetta, e ormai le ho già illustrate! Ma sono sempre alla ricerca di nuove fiabe di cui innamorarmi. Ora ne sto illustrando una a cui mi sono affezionato tantissimo, dicono che sia una delle fiabe più antiche del mondo, la fiaba primigenia! 

Dietro il tuo lavoro intravedo molto studio sia di ricerca sulla storia del personaggio che sui colori, puoi descrivere brevemente il processo che porta alla pubblicazione di un libro illustrato? C'è una fase del tuo lavoro che ti appassiona particolarmente?

Quando sono io a proporre un progetto all'editore solitamente comincia tutto da un innamoramento. Alcune storie ti chiamano, ti perseguitano. Dopo essermi innamorato inizio a studiare tantissimo, a scrivere e parallelamente fare schizzi e bozzetti. Solitamente lavoro per almeno un paio di mesi al testo, anche se lo si modifica fino all'ultimo. Poi si inizia a mettere in ordine tutte le idee abozzate nello storyboard, la mia parte preferita. Si tratta di una vera e propria sceneggiatura disegnata del libro: nel fare lo storyboard si progetta il libro vero e proprio realizzandone praticamente una brutta copia. Quando testo e storyboard sono pronti inizio a dipingere le tavole definitive, arriva la parte in cui si scelgono colori e spesso alcune atmosfere che prima non riuscivo ancora a vedere chiaramente. E si procede così, con pazienza e buona musica, magari a tema con le illustrazioni! 

Per chi è attratto dall'arte dell'illustrazione e vorrebbe imparare, tu fai anche attività didattica? Tieni corsi per neofiti? 

Si, da diversi anni insegno alla scuola di illustrazione Ars in Fabula di Macerata, all'università Popolare di Borbiago (VE) e da settembre anche lezioni private di illustrazione e disegno. 

Puoi anticiparci qualcosa su un progetto futuro? 

Sto lavorando a un progetto di libri educativi su storia e scienza che uscirà in Cina in cui ho potuto coinvolgere anche alcuni miei talentuosi studenti. E poi sto lavorando a una fiaba come ti dicevo... Ho appena iniziato quindi non posso anticipare nulla. Posso dirti soltanto che è una fiaba antichissima, e che la ambienteró in una utopia rinascimentale.... futuristica!