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Cha-u-kao e la storia della donne clown.

Ridere ha un elevato valore sociale e anche a livello chimico agisce sul corpo sviluppando endorfina tanto che ne è noto il potere terapeutico, tutti abbiamo sentito parlare di clownterapia. La risata stimola anche la riflessione, racconta scene di quotidianità esibisce momenti di caduta. Gli strumenti del comico che sono anche quelli dell'attore sono la voce, il corpo, lo sguardo con parole e gesti. la comicità più profonda è quella capace di mescolare l'esperienza del riso a quella della pietà. In questo i clown sono stati maestri.

Uomini e donne ridono allo stesso modo? La prima donna 'pagliaccio'

Perché si trovano poche donne clown? Uomini e Donne ridono allo stesso modo? Per le stesse cose? In realtà a ben guardare sono state molte le donne che si sono misurate con la comicità nel corso del tempo. A partire dagli anni sessanta, parallelamente al movimento di affermazione dei diritti della donna, cominciò un'ondata di donne pagliaccio che cercavano nuove forme di comicità più al femminile rifiutando gli stereotipi tipicamente maschili di quest'arte dominata dagli uomini. La prima donna in assoluto che troviamo citata nelle fonti e Isabella Andreini che visse tra il 1562 e il 1604 anche chiamata Isabella da Padova. Fu scrittrice, attrice di commedia dell'arte nella compagnia dei Comici gelosi. Interpretava fino a tre ruoli nella stessa commedia tanto era capace e scrisse "La pazzia di Isabella" dove era la protagonista e recitava in diverse lingue. 

Donne clown del passato

Cito velocemente alcune delle altre performer clown donne:

Maturin del XVII secolo si dice lavorasse per la corte francese vestita da amazzone con una spada di legno di lei non vi è iconografia.
Amelia Butler, considerata la prima donna clown negli Stati Uniti, fu la prima presentarsi in scena non travestita da uomo. Miss Lou Lou: non si sa molto di lei. Lavorò in Francia con il marito, il pagliaccio Atoff, durante La Belle Epoque.
Lisl Karlstad 1890-1960: attrice clown tedesca lavorò con Karl Valentin ed era coautrice dei loro numeri la caratterizzava uno humor politico e amaro.
Lulù Adams nei primi del 900 fu la prima lavorare come clown nei circhi britannici.

 Ewetta Matthews morì nel 1964 conosciuta come The lady clown era convinta che le donne fossero capaci tanto quanto gli uomini e decise di fare il pagliaccio conservando la sua femminilità in scena.

Annie Fratellini e il cinema

Infine arriviamo a Annie Fratellini nipote del famoso Paul Fratellini (di cui vi ho parlato qui). era multistrumentista danzatrice e attrice. Debuttò col suo primo numero a 12 anni poi lavorò nel cinema per poi tornare a fare il clown come pagliaccio Augusto con un vestito maschile con il quale rendeva omaggio a suo zio, con un trucco ispirato a Gelsomina di Giulietta Masina ne La strada di Fellini. Prese parte anche lei al film di Fellini "I clown". La sua caratteristica era una grande tenerezza che esprimeva con l'enorme abilità corporea. 

Pagliacce contemporanee

Vi sono poi stati anche clown donne che avevano una comicità malvagia o negativa come Ivet Spessardi. insomma da qui in avanti non vi starò ad elencare tutte le donne clown che il mondo ha avuto e che hanno cambiato profondamente la comicità, per questo vi lascio a questo bellissimo documento che potete scaricare QUI che si intitola Payasas, un ricerca realizzata da Nohemi Espinosa Luna del Centro Nacional de las artes del Messico, è in spagnolo ed io ho tratto parte di questo articolo leggendolo per voi. Troverete tante donne, anche contemporanee che hanno fatto dell'arte della clownerie il loro mestiere portandola a un nuovo livello, introducendo nuovi temi e numeri insoliti, poetici e delicati, maliziosi ed esilaranti.

Cha-U-Kao e Henri de Toulouse-lautrec.

Detto questo c'è una pagliaccia su cui mi voglio soffermare particolarmente. Lei è stata immortalata da Henri de Toulouse-lautrec in vari quadri. Di lei non si sa molto, nemmeno il suo vero nome. Si sa che era una ginnasta prima di diventare una donna clown al Moulin Rouge. Esercitò intorno al 1890 e veniva chiamata Cha-U-Kao il soprannome prendeva origine da un ballo simile al Can can il chahut che significa rumore e caos. Henri Toulouse Lautrec era affascinato da questa donna per la vitalità delle sue performance e per il suo coraggio, ella infatti non aveva timore di dichiarare apertamente la sua omosessualità. Una delle due opere dedicate a lei è "La donna pagliaccio seduta" realizzata nel 1896, è una litografia che fa parte di una serie di 10 tavole intitolata Elles. queste tavole erano la rappresentazione di scorci di vita di donne che lavoravano al Moulin Rouge o in case di tolleranza. Cha-u-Kao è stata ritratta da Toulouse-lautrec anche in un altro dipinto intitolato proprio "La clownessa cha-u-kao" Quando saliva sul palco il pubblico andava in delirio, questa donna, che dedicò la sua vita alla scena e alla libertà, mi affascina moltissimo nella dimensione umana che Toulouse Lautrec ha saputo cogliere. Con il suo abito nero con il grande collo di rouches giallo, esce dalla tela in tutta la sua vitalità e umanità.

Ed è a lei che ho scelto di dedicare una bambola che sarà un tributo a tutte le donne clown, mi piace l'idea che qualcuno la rappresenti di nuovo dopo moltissimi anni e che lei, attraverso il tempo riesca ancora ad ispirare grazie ai quadri di Toulouse Lautrec.

Iscriviti alla mia newsletter e vedrai il work in progress della bambola che sto realizzando dedicata a questo personaggio. Ti aspetto!

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