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Quando le donne inventarono le "fairytales"

Le fiabe o racconti di fate si affermarono in Francia durante il Regno di Luigi XIV come nuovo genere letterario con un esponente importante come Charles Perrault. I racconti fantastici ambientati a corte divennero una tale mania che  venne coniato il termine "fatismo" per definire questa moda.  Furono sprattutto le dame a diventare maestre nell'arte dell'invenzione e della composizione dei racconti di fate.  Mi piacerebbe che oggi andasse di moda scrivere e inventare storie!

 

 Porziella, successivamente Petrosinella, Prezzemolina o Raperonzolo, tratta da Il Pentamerone, o Cunto de li cunti di Giambattista Basile. 1630
Porziella, successivamente Petrosinella, Prezzemolina o Raperonzolo, tratta da Il Pentamerone, o Cunto de li cunti di Giambattista Basile. 1630

Le scrittrici di fairytales

Le più virtuose sono qui elencate.

  • Madame d'Aulnoy coniò il termine 'contes de fées', fairytales in inglese, letteralmente racconti di fate. 
  • Mademoiselle de la Force scrisse Persinette da cui i Fratelli Grimm trassero Rapunzel (anche se l'origine di questa fiaba molto probabilmente è italiana e risale al 1630 con Giambattista Basile ne Il Pentamerone o Il cunto de li cunti).
  • Madame de Murat donna moderna e libera scrisse due raccolte di racconti tra il 1698, 1699.
  • Marie Jeanne L'Heritier, nipote di Charles Perrault portò la moda delle fiabe nel preziosimo.
  •  Jeanne Marie Leprince de Beaumont nel 1748 pubblicò molte fiabe fra cui la versione di La Bella e la bestia che tutti conosciamo, che però era già un adattamento dell'originale sempre scritto da una donna, Gabrielle Suzanne Barbot de Villeneuve (anche i nomi di queste dame fanno sognare!) influenzata da Madame d'Aulnoy e da Perrault.
Da sinistra a destra: Madame de Aulnoi, Jeanne Marie Leprince de Beaumont, Marie Jeanne L'Heritier
Da sinistra a destra: Madame de Aulnoi, Jeanne Marie Leprince de Beaumont, Marie Jeanne L'Heritier

La Francia fu probabilmente l'unico posto dove la trascrizione e composizione di racconti non fu controllata totalmente dagli uomini. Questa tendenza letteraria lanciata appunto da Madame d'Aulnoy si sviluppoò tra il 1690 e il 1715 tanto da chiamare la Francia di quel periodo "il paradiso delle donne" ( così è titolato anche il libro scritto negli anni 70 da Carolyne Lougee che tratta di quest'argomento).

La bella e la bestia, Warwick Goble
La bella e la bestia, Warwick Goble

Insomma le donne, in Francia, diedero un grande contributo alla creazione e all'affermazione delle fiabe che, considerate un genere 'minore', hanno invece dimostrato la loro forza e la loro universalità attraversando i secoli.

Ovviamente, come spesso è successo nella storia. stiamo parlando di donne dell'aristocrazia e non certo di persone del popolo che a quell'epoca erano troppo impegnate a procurarsi il cibo per potersi preoccupare della parte intellettuale. 

Fonti

  • Racconti delle fate a cura di E. Giolitti
  • Playing the Game of Frivolity: Seventeenth-Century "Conteuses" and the Transformation of Female Identity di Anne-Marie Feat
  • Wikipedia

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Commenti: 2
  • #1

    Manu Senzacruna (mercoledì, 12 febbraio 2020 11:19)

    Bellissimo resoconto :) ! Lo cunto de li cunti lo adoro..grazie per questo contributo e Buona giornata bella! :)

  • #2

    Gioconda (mercoledì, 12 febbraio 2020 16:36)

    Anch'io adoro Lo cunto ☺️ Grazie Manu! Un abbraccio

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