· 

Un tuffo inaspettato in un passato fatto di bambole

Ero al mare in Toscana, ne avevo approfittato per portare per la prima volta in ferie con me i miei cagnolini in una zona che amo molto per le fresche pinete che si affacciano sulla spiaggia. Siccome stavo partecipando al Virtual doll convention di NIADA, una specie di raduno on line che fa incontrare artisti della bambola e collezionisti, mi era venuto in mente di guardare su internet se esistesse qualche collezione di bambole da visitare in quelle zone per poter mostrare poi le foto ai partecipanti alla Convention. Così avevo scoperto che esiste un piccolo museo della bambola a Suvereto, un grazioso paesino sulle colline toscane. Avevo telefonato all'Ufficio turistico appuntandomi i reliativi orari (che a dirla tutta sono un po' variabili e forse anche un po' strani). Arrivati a Suvereto l'addetta all'Ufficio turistico mi aveva accompagnata dicendomi di rimanere tutto il tempo che avessi voluto. Aprendo la vetrata avevo trovato che l'interno del piccolo museo era una antica casa toscana, con il pavimento in cotto e i travi al soffitto, l'odore che mi aveva travolta facendomi starnutire era quello tipico delle cantine, di chiuso e di muffa. Davanti a me molte teche di vetro contenenti quelli che mi erano sembrati subito dei tesori. Ora vi racconterò cosa contiene quel piccolo museo che merita davvero una vista.

www.toscanacostaetrusca.it
www.toscanacostaetrusca.it

Il museo di Suvereto è stato creato dalla collezione privata donata al paese da un'amante e fine conoscitrice dell'arte della bambola, la Signora Maria Micaelli. La collezione copre un periodo che va dal 1800 agli anni 80 e contiene una collezione nella collezione, infatti ci sono almeno 10/15 bambole Lenci, l'antica casa torinese ormai perduta. Tra queste ce ne sono tre degne di nota. La prima, forse la mia preferita di tutta la collezione, è Violetta, una bambola del 1921 ispirata alla protagonista della Traviata di Verdi, mi ha colpito molto perchè è diversa dalle altre Lenci sia nella forma che nell'espressione del volto e davvero ho desiderato che potesse essere mia! 

Un'altra Lenci molto bella è quella donata dall'Aga Kahn a tutte le signore dei partecipanti alla regata di Azzurra negli anni 80 e infine c'è la copia della bambola regalata dalla Principessa Borromeo a Lady D. 
Un'altra bambola particolarissima è la cosiddetta 'Dama di Transilvania' che ha una storia davvero speciale. Fu assemblata da uno studente in architettura della Sorbona. Le varie parti del corpo vengono da paesi europei diversi ma ciò che colpisce è la storia del vestito realizzato con un pezzo di tenda di cui lo studente si era appropriato durante una visita al castello di Dracula in Transilvania. 

Ci sono poi bambole della scuola di Faenza, due bamboli Sardi del 1800 con espressioni molto interessanti, bambole spagnole e molte altre bambole, quasi tutti pezzi unici realizzate da artigiani, in legno, cartapesta, porcellana, bisquit, alcune di case importanti come SABA o Marigiò. Come ti dicevo è un'avventura immancabile, una piccola perla da scoprire con quell'atmosfera creepy che mi piace tanto. Sono tornata con l'impressione di aver visitato tante piccole amiche che restano là, chiuse nelle loro anguste teche ad aspettare che torni a trovarle. 

 

Se sei curioso e hai voglia di immergerti nell'atmosfera che ti ho descritto e vedere queste bambole 'dal vivo' iscriviti alla mia news letter che partirà domani (anche se è Ferragosto, hai capito bene!). Gli iscritti riceveranno in anteprima il video della mia visita al museo e vedranno le nostre amiche bambole una ad una.

Scrivi commento

Commenti: 0
Privacy Policy