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Un grembiulino e un cappello di paglia

Ho recentemente scoperto che fino al 1700 non esisteva nessuna differenziazione tra gli abiti da adulto e quelli da bambino. Riuscite a immaginare? Bambine vestite come dame, costrette in corpetti rigidissimi e i bambini rinchiusi in vere e proprie armature che impedivano loro di giocare, di correre, persino di ridere a crepapelle. Si credeva, all'epoca, che i bambini dovessero abituarsi il prima possibile al ruolo che avrebbero avuto nella vita adulta. Dalla fine del 700 grazie alla filosofia di Rousseau che abbraccia anche la pedagogia, si diffonde un nuovo modo di vedere l'infanzia e viene dato finalmente valore alla libertà di movimento e al gioco portando l'abbigliamento infantile ad allargarsi, ad allerggeririsi e a perdere rigidità. 

  • 1600: Velazques, Las Meninas (1656) Vestito rigido con corpetto, gonna con crinoline, postura impostata. 
  • 1800: Frederick Yeates Hurlestone, Ritratto di due bambini in età vittoriana. Stoffe morbide, vestiti larghi e comodi.

Il periodo in cui si ambienta Anne of Green Gables di Lucy Maud Montgomery (letteralmente Anna dei tetti verdi, in italiano tradotto come Anna dai capelli rossi) è l'inizio del 1900 in Canada. Anna è una bambina orfana che viene adottata da Marilla e Matthew, fratello e sorella senza figli che vivono in campagna conducendo una vita modesta, senza sfarzi nè fronzoli. Marilla è una donna molto concreta e austera e si occupa dell'educazione di Anna oltre che di cucire i suoi vestiti. Detto ciò capiamo perchè i vestiti di Anna saranno sempre semplici, quasi dimessi. Anche se Anna lo desidera, Marilla addirittura non le permetterà di avere un vestito con le rouches, ha paura che Anna si monti la testa e vuole che capisca da subito il tenore di vita che potrà permettersi. Anna avrà quasi sempre un vestitino semplice abbastanza scuro d'inverno e un vestito più chiaro di cotone d'estate. Immancabile è il grembiulino per proteggere gli abiti, molto usato in quel periodo soprattutto negli ambienti modesti. Io ho realizzato un grembiulino per la mia bambola Anna con un tovagliolo vintage ricamato a mano che ho tinto col tè. Ho due versioni del vestito, una in vellutino scuro e una in cotone, più estiva nelle fantasie e colori tenui del periodo.  

Un discorso a parte lo merita il cappello di paglia o paglietta che Anna decorava di fiori freschi. Questo è un altro accessorio caratteristico di quel periodo. In realtà già alla fine del 1800 il cappello di paglia veniva portato ma nel 1906 successe una cosa che portò questo capo di abbigliamento ad essere davvero in voga. Il presidente Roosvelt, in visita al canale di Panama, fu fotografato con il cappello di paglia che da quel momento venne declinato in molte versioni diverse, per tutte le età. 

Per oggi chiudiamo questa piccola finestra sulla storia del costume, nel frattempo avrete capito che Anna è un personaggio che mi stimola e che sento sorella in molte cose. Qui sotto, cliccando, trovate le mie creazioni ispirate e lei e al libro di Lucy Maud Montgomery. La spilla è disponibile in negozio, la bambola piccola e quella grande sono su ordinazione. Ti ricordo che entro Natale prenderò solo 5 commissioni, quindi se stai pensando a una Pupilla ti consiglio di prenotare il prima possibile.

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